venerdì 19 aprile 2013

A volte i bambini...

...piangono fanno piangere.
 
Saranno le tempeste ormonali di questa “dolce” attesa che è arrivata al suo ottavo mese, saranno state le 10 ore di lavoro a ritmi serrati, saranno i pianeti che si oppongono, sarà quel che sarà, ma io ieri sera mentre rientravo a casa con “quella bassetta”… ho pianto.
L’evento scatenante: salgo in casa dei miei genitori e la trovo al tavolo a disegnare una bambina, mi avvicino e la saluto con baci e sorrisi – felice di rivederla e felice di vedere che anche lei è felice di rivedermi – e la assecondo mentre mi chiede di aiutarla a disegnare un vestitino rosa. Inizio la mia opera d’arte (alle 19.40 con gli occhi crepati dalla stanchezza immaginate la voglia…) e la completo con dei bottoni sul davanti.
Non-l’avessi-mai-fatto.
Si è scatenato l’inferno, ho visto i quattro Cavalieri dell’Apocalisse scendere su di noi…
Scene d’isteria con strappamento di capelli perché…perché?!!
Perché non voleva i bottoni. Ah. Ok.
Faccio abbastanza finta di niente, come spesso mi comporto per gestire i suoi capricci, e la preparo per tornare a casa. Dentro avevo il FUOCO. Lei che mi guardava con occhi feroci.
Saliamo in macchina ma evidentemente nota il mio disappunto e non fiatiamo per tutto il tragitto. La radio era accesa e per fortuna copriva i miei singhiozzi strozzati ma non poteva fare altrettanto con le mie lacrime, ma tanto correvo solo il rischio che le vedessero gli automobilisti in direzione opposta alla mia, poco male.
Per la prima volta nella sua vita non mi ha chiesto di cambiare “cancione, pecchè questa non mi piace”.
Questa mattina, invece, dopo la riappacificazione domestica della sera prima, in macchina ha esordito dicendo: “Hai visto mamma che ieLi seLa ho ascoltato tutte le cancioni senza diLti di cambaLLe”?
Ha forse capito che aveva esagerato un tantino?! Speriamo, intanto, però mi ha fatto passare una brutta mezz’ora di bruxismo selvaggio.

martedì 16 aprile 2013

Quel che ho capito fin qui.


 
Una cosa - in questi miei primi trent’anni di vita - ho capito di me: mi si odia o mi si ama.
P r o f o n d a m e n t e.
Non esistono vie di mezzo.
Nei prossimi trent’anni ne capirò anche il motivo.
 
Stay tuned.